Export settore beauty Made in Italy. Baltic Beauty 2023 attende oltre 30mila visitatori

Sostenibilità, zero waste e qualità sono le parole chiave del settore beauty nei Paesi Baltici e il focus per l’export Made in Italy. La migliore vetrina del settore è indubbiamente Beauty Baltic che dal 3 al 5 novembre, a Riga, attende di superare i 32mila visitatori dello scorso anno, provenienti da 14 Paesi, e non solo dell’area limitrofa. Expo Baltic Beauty si tiene a Riga in Lettonia ed è una delle più importanti Fiere dei Paesi Baltici. È la manifestazione di riferimento per i settori benessere e bellezza a livello professionale di tutta l’area. Non solo quindi per Lettonia, Estonia e Lituania, ma anche per i Paesi Scandinavi, Svezia, Norvegia e Finlandia.

export cosmetica

Export settore beauty: le performance del Made in Italy

I dati ISTAT elaborati da Confindustria (Cosmetica Italia) confortano chi voglia implementare l’export e chi decida di iniziare a vendere all’estero. Nel 2022 infatti l’export italiano del settore ha registrato il pieno recupero dei livelli pre-Covid, con valori in crescita di 18,5 punti percentuali. Positivo è anche il valore consuntivo dei dati quantitativi, con una crescita più contenuta dovuta al rincaro dei prezzi, ma comunque positiva con un +4,5%.

L’export beauty Made in Italy del 2022 ha infatti rappresentato il 44% del fatturato totale del settore cosmetico che è stato di 13,3 miliardi di euro. Nello specifico, le categorie merceologiche più esportate nel 2022 sono state:

  • Profumi: per un totale di 1,488 miliardi di euro in valore di esportazioni;
  • Cura della pelle: 1,325 miliardi euro di prodotti esportati;
  • Cura dei capelli: 1,285 miliardi di euro;
  • Make up: 950 milioni di euro;

Le maggiori destinazioni del nostro export sono Germania, Stati Uniti e Francia, ma diversi mercati sono in crescita. Il comune denominatore è sempre la capacità delle aziende italiane di fornire prodotti di qualità a prezzi competitivi rispetto a pari competitor internazionali. Da non sottovalutare, in particolare in riferimento ai mercati Baltici, l’importanza che stanno acquisendo Finlandia e Cina come snodi cruciali anche per il settore beauty del Made in Italy: a causa di crisi pandemica e bellica, infatti, alcuni snodi commerciali mondiali sono stati ricalibrati obbligando le imprese cosmetiche a sostituire alcuni dei flussi di destinazione.

Settore beauty nei Paesi Baltici: opportunità di export per il Made in Italy

Settore beauty e cosmetica sono in forte crescita nell’intera area baltica. Lo testimoniano le cifre e le caratteristiche dell’appuntamento fieristico Baltic Beauty. Avviata nel 2005 è infatti ormai la più importante fiera di settore dell’area.

Negli anni è cresciuto il numero degli espositori e in particolare dei grandi brand internazionali. Si è arricchita, numericamente e qualitativamente, l’intera offerta delle attività collaterali come conferenze, concorsi professionali, seminari e masterclass. L’interesse dei professionisti testimonia la crescita e l’evoluzione del mercato: i clienti finali del settore beauty dei Paesi Baltici sono sempre più esigenti e attenti non solo alla moda del momento ma alla qualità dei prodotti.

Per le aziende italiane, alle quali si riconosce l’elevata qualità dei prodotti offerti, è altamente interessante considerare il mercato di Lettonia, Estonia e Lituania e del bacino commerciale limitrofo. Dai prodotti per i capelli, alla cosmetica viso e corpo, cresce la richiesta di prodotti in grado di coniugare qualità, biodegradabilità e provenienza naturale, e competitività dei costi.

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Paesi Baltici e Scandinavi: potere d’acquisto in crescita

Lettonia, Estonia e Lituania sono state a ragione definite “Tigri del Baltico” a seguito della crescita del 6% del loro PIL tra il 2001 e il 2017 e stanno continuando a confermare la costruzione di economie efficienti, nonostante il rallentamento della recente pandemia e della crisi dovuta al conflitto tra Russia e Ucraina.

Sono entrate infatti nell’Unione Europea nel 2004 e nell’Eurozona dieci anni dopo e si sono ambientate, per così dire, con profitto, tanto da meritare il colorito e superbo appellativo. Il reddito pro-capite dei circa 6,5 milioni di abitanti è in aumento; il potere d’acquisto si consolida, grazie a retribuzioni medie che sono passate dai 590 euro del 2014 ai 960 euro del 2019; la disoccupazione è scesa fortemente assestandosi tra il 5% e il 6,5% e i loro mercati nazionali offrono opportunità crescenti per investimenti ed export, Italia compresa.

Le aziende italiane che progettano di implementare l’export Made in Italy, anche del settore beauty, non possono non considerare come i Paesi Baltici stiano rinnovando e costruendo infrastrutture nuove ed efficienti; e come possano essere valorizzati i legami proficui che i tre Paesi intrattengono con i mercati adiacenti, ovvero quelli di Scandinavia, Polonia, Bielorussia e Germania. Mercati con una popolazione numericamente non estesa, ma con un forte dinamismo culturale e il desiderio di acquistare prodotti di qualità, soprattutto quanto ai settori alimentare e cura della persona.

Contattaci per avere maggiori informazioni: info@patrolinternational.com


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