In Italia l’export del settore cosmetico è in crescita

L’export del settore cosmetico Made in Italy è una opportunità concreta: Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Emirati Arabi, vendere all’estero il beauty italiano è un progetto da sviluppare e con ottime prospettive. A confermarlo sono le cifre degli ultimi due anni raccolte da ISTAT e diffuse da Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche.

Ma cosa convince dei prodotti italiani del settore cosmetico e beauty? Osservare l’andamento delle vendite all’estero dei prodotti delle nostre PMI è fortemente indicativo. Non è solo il favorevole cambio dettato dalla svalutazione dell’euro, è soprattutto l’ottimo rapporto qualità prezzo a convincere i buyers stranieri.

Grandi sono pertanto le aspettative delle aziende italiane del settore cosmetico verso COSMOPROF Worldwide: a Bologna per l’edizione di marzo 2023, con oltre 2.900 aziende da 64 Paesi.

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La vetrina per l’export del settore cosmetico: passare da Cosmoprof per vendere all’estero

A novembre 2022 Singapore è tornata ad ospitare Cosmoprof Asia, una Special Edition che ha radunato oltre 20.000 stakeholders internazionali. L’appuntamento era atteso e ha dato, agli organizzatori e partecipanti, i risultati sperati. «Il successo di Cosmoprof e Cosmopack Asia è dovuto all’apertura internazionale e alla sicurezza generale della nazione ospitante, Singapore, e al supporto del Singapore Tourism Board e di Singapore EXPO», ha affermato nell’occasione David Bondi, Senior Vice President – Asia, Informa Markets e Direttore di Cosmoprof Asia Ltd.

In totale 21.612 partecipanti provenienti da 103 Paesi e regioni, tra cui Singapore, Indonesia, Malesia, Corea del Sud, Filippine, Tailandia, Vietnam, Hong Kong, India e Australia. In totale 1.202 espositori provenienti da 46 Paesi, dei quali Cina continentale, Corea e Italia sono stati i più rappresentati.

Tutto pronto per l’edizione nella sede di Hong Kong Cosmoprof a fine 2023.

Internazionalizzazione della cosmetica e Made in Italy: dove vendere all’estero

A dimostrazione che il settore cosmetico beauty non è in sofferenza e di quali siano i mercati più interessanti, a gennaio è stata presentata la prima edizione di Cosmoprof Nord America – Miami. Attesissima, si terrà presso il Miami Beach Convention Center dal 23 al 25 gennaio 2024.

Ma quali sono le cifre di un mercato che apre buone prospettive di internazionalizzazione per le imprese italiane della cosmetica?

L’industria cosmetica italiana ha complessivamente fatturato 7.089 milioni di euro nel 2019, 6.487 nel 2020, 6.962 nel 2021 e, in attesa delle chiusure finali dei dati, al primo semestre 2022 si prevedeva un +10,7% rispetto al 2021 con una proiezione di crescita dell’export di settore di +15,2%. Attenzione, infatti, l’export costituisce il 41,1% del fatturato.

I livelli pre-Covid sono superati e le imprese italiane che non hanno ancora valutato l’ipotesi di intraprendere un progetto di internazionalizzazione o che vogliono esplorare nuovi mercati hanno ottime possibilità.

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Germania, Regno Unito, USA, Emirati Arabi: dove l’internazionalizzazione beauty chiama il Made in Italy

Il rapporto annuale di Cosmetics Europe, l’Associazione europea di rappresentanza dell’industria cosmetica, ha confermato una tendenza e messo in risalto alcuni punti interessanti per chi pensa seriamente a un progetto di internazionalizzazione.

La Germania, con 13.600 milioni di euro, ha confermato nel 2021 il primato europeo dei consumi nel settore cosmetica. A seguire la Francia, con quasi 12.000 milioni di euro di consumi, al terzo posto l’Italia, con 10.600 milioni, quindi il Regno Unito con 9.890 milioni, e infine, a seguire Spagna e Belgio.

Tra i mercati extra europei quelli maggiormente interessati all’export della cosmetica Made in Italy sono Stati Uniti, Cina ed Emirati Arabi

Gli Stati Uniti sono del resto la prima destinazione export della cosmetica Made in Italy ed è un mercato che si prevede in crescita, anche grazie al cambio favorevole euro-dollaro. Da considerare infatti che nel primo semestre 2022 abbiamo esportato negli USA prodotti beauty per 330 milioni di euro, con un aumento di +44,1% rispetto al 2021.

A seguire la Francia, verso la quale le aziende italiane hanno esportato per 297 milioni di euro (+13,6%), la Germania con 231 milioni, la Spagna con 165 milioni e un +26,2% di import di nostri prodotti beauty, poi Paesi Bassi, Regno Unito e Polonia.

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Attenzione ai nuovi mercati: proporre qualità per vendere all’estero

Un occhio di riguardo per chi voglia iniziare a vendere all’estero, o valutare un nuovo mercato, per i mercati di Singapore ed Emirati Arabi: nel primo semestre 2022 l’Italia ha venduto cosmetica per 118 milioni di euro.

Mercati nuovi, con ricchezza in crescita sono anche Filippine, Indonesia e soprattutto India.

Ciò che è sempre apprezzato nei prodotti italiani del settore cosmetico è l’ottimo rapporto qualità prezzo e più in generale la qualità. Le produzioni italiane dell’internazionalizzazione beauty sono ritenute infatti di elevata qualità sia che si tratti di prodotti di nicchia sia che si tratti di prodotti industriali.

Emergono sempre due fattori:

– una forte attenzione alla ricerca delle materie prime

– l’affidabilità del partner italiano

Le aziende italiane si distinguono infatti sia per l’offerta del prodotto, sia per la competenza nel sapersi muovere nei diversi mercati a fronte di progetti di export solidi. Non avventurieri, dunque, ma partner che affrontano un mercato conoscendone le potenzialità, le caratteristiche, la legislazione commerciale e doganale e che si avvalgono di desk locali altrettanto competenti.

Contattaci per avere maggiori informazioni: info@patrolinternational.com


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